APPROFONDIMENTI

L’invecchiamento cutaneo è un processo involutivo complesso che interessa la pelle e i tessuti che fanno da sostegno alla pelle: il tessuto adiposo, il tessuto muscolare, il tessuto osseo.
Le rughe, le lassità, le depressioni, le iperpigmentazioni melaniche (macchie cutanee) sono l’espressione di una destrutturazione multistrato dei tessuti e di tutta una serie di dismetabolismi.
A livello di derma si riduce la produzione di collagene, elastina, acido ialuronico. Il collagene non ha più una strutturazione ottimale.
A livello di ipoderma (grasso sottocutaneo) si verifica la lipopenia cioè la perdita di grasso.
A livello di tessuto muscolare si verifica la sarcopenia cioè la perdita di massa muscolare.
A livello osseo si verifica osteoporosi.
Mentre la sarcopenia viene parzialmente compensata dall’attività muscolare masticatoria e mimica, la lipopenia e l’osteoporosi subiscono una involuzione grave.

La terapia dell’invecchiamento cutaneo prevede dei trattamenti che hanno come obiettivo il
miglioramento estetico (impianto di filler,iniezioni di tossina botulinica, peeling chimici) e il ringiovanimento cutaneo (tecniche varie di bioristrutturazione dei tessuti).
Alla terapia iniettiva distrettuale deve essere sempre associata una terapia integrativa
sistemica (per bocca) con molecole utili ad ottimizzate la funzione dei fibroblasti (le cellule che producono collagene, elastina, acido ialuronico): vitamina C, cofattore determinante per la biosintesi di un collagene ben strutturato, glucosamina, serve a formare acido ialuronico endogeno, aminoacidi collagenici, aminoacidi ramificati, silicio organico.
Altre molecole che devono essere supplementate per via sistemica sono quelle che hanno il compito di riparare e proteggere i tessuti, gli antiossidanti: resveratrolo, carnosina, acido alfa lipoico.
Utile anche la supplementazione in Vitamina D per tentare di frenare l’osteoporosi.

La cellulite è una patologia del pannicolo adiposo sottocutaneo. Può insorgere in un tessuto adiposo di spessore normale (in genere è presente contemporaneamente una insufficienza veno-linfatica cronica) oppure in un tessuto adiposo di spessore aumentato (adiposità localizzata). Il tessuto adiposo va incontro ad una involuzione. Compare inizialmente edema (ritenzione idrica), poi segue una necrosi a macchia di leopardo, una neoformazione riparativa di tessuto fibrotico. Si ha la cosiddetta pannicolopatia edemato-fibro-sclerotica (PEFS) che è il sinonimo scientifico del termine volgare “cellulite”.
L’espressione clinica della cellulite è la presenza della “buccia d’arancia”.

“La buccia d’arancia può comparire in tessuto adiposo di spessore normale (se è contemporaneamente presente una insufficienza veno-linfatica cronica) o in un tessuto adiposo di spessore aumentato: “cuscinetto con buccia d’arancia” (se è la conseguenza di un’adiposità localizzata).

La terapia della cellulite si può effettuare “in primis” con la mesoterapia lipolitica, l’emulsiolipolisi, la lipoapoptosi, la carbossiterapia, l’attività fisica, una supplementazione per via sistemica con aminoacidi ramificati (leucina, isoleucina, valina), “in secundis” con la crioterapia, la tecnica Velashape III, la laserlipolisi, gli ultrasuoni, l’ossigenoclasia (adipocitolosi), la lipoclasia (adipocitolisi) osmotica, la tecnica LPG-Endermologie.